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venerdì 30 giugno 2017

un piccolo ricordo di Paolo Limiti

Ho un personale e lontano ricordo di Paolo Limiti, scomparso tre giorni fa (http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/06/27/addio-paolo-limiti-popolare-conduttore_bepsC9paaQbM98WEMkT9gO.html?refresh_ce) ed è un bel ricordo che risale all'inverno del 1985 quando il sottoscritto varcò per la prima volta l'ingresso dei mitici studi radiofonici della RAI di via Asiago 10. Voi direte "che ci facevi lì?" ed io vi rispondo "ero lì per sostenere un provino per partecipare alla prima puntata di una nuova trasmissione televisiva dal titolo Jolly Goal". L'emozione era veramente all'eccesso: ero seduto in uno studio di registrazione di Radio1 e davanti a me c'erano nientepopodimeno che Paolo Limiti (autore del programma) e Gianfranco Funari (conduttore del programma). Feci una breve presentazione di me stesso e di quello che facevo (all'epoca ero conduttore radiofonico di un'emittente privata alquanto conosciuta), della mia passione per la musica e mi ricordo lo sguardo indulgente e sereno di Limiti che faceva da contraltare a quello leggermente burbero ed indagatorio di Funari. Alla fine del provino (una trentina di minuti) mi congedarono con il consueto "...le faremo sapere!" e dopo appena una settimana mi arrivò la telefonata per recarmi il 20 gennaio 1985 presso gli studi RAI di via Teulada 66 per partecipare come concorrente alla prima puntata di Jolly Goal. Arrivai secondo, vinsi 200mila lire del vecchio conio e un pallone da calcio autografato dalla coppia Limiti-Funari. E adesso è d'uopo che io rivolga ad entrambi un pensiero e una preghiera sperando che anche lassù continuino a fare provini...

mercoledì 28 giugno 2017

il pasticciaccio Consip

Alla fine ci mancava la ciliegina sulla torta giudiziaria (o per meglio dire, il pasticciaccio giudiziario) dell'inchiesta Consip per far capire che anche una guerra fratricida tra Procure (in questo caso il derby del Sud Roma-Napoli) viene tollerata all'ombra dell'italico Stivale. Normalmente tra cani non ci si morde, a meno che il piccolo chihuahua non stia lì a rompere i gioielli di famiglia al vecchio alano. E così è stato. Il pm dalla chioma telegenica e dall'abbronzatura costante (anche in missioni in Groenlandia), che risponde al nome di Henry John Woodcock, dovrà rispondere il prossimo 7 luglio ai suoi colleghi della Procura di Roma per violazione di segreto d'ufficio (http://www.repubblica.it/politica/2017/06/27/news/inchiesta_consip_woodcock_indagato-169263022/
unitamente alla sua cara "amica" di vecchia data Federica Sciarelli (la bionda giornalista che piaceva tanto al fu Cossiga). Ora, tutto questo pastrocchio Consip è nato da un articolo nel dicembre scorso di Marco Lillo sul Fatto Quotidiano  (http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/consip-anche-lotti-e-indagato-e-linchiesta-passa-a-pignatone/) e, a lume di naso, mi domando: chi ha potuto passare le informazioni da scoop se non chi ne deteneva la relativa indagine preliminare? Secondo voi lettori di questo blog, hanno chiamato Woodcock per sapere se si frequenta ancora con la Sciarelli e se hanno in animo di aprire un ristorante insieme per far assaggiare le prelibatezze parte nopee e parte romane?...Non credo!

mercoledì 21 giugno 2017

7 e mezzo? meglio il 6 politico!

La sindaca di Roma l'ha fatta grossa! Nel giorno in cui si celebrava il primo anno di insediamento sul soglio capitolino, la nostra temeraria ed indefessa paladina della romanità e delle amenità pentastellate ha rilasciato la dichiarazione del secolo. A precisa domanda su quale voto si sarebbe data per i suoi primi 365 di governo della Caput Mundi la nostra eroina ha risposto senza colpo ferire: sette e mezzo! E qui ci voleva il principe Antonio De Curtis con un bel "Ma mi faccia il piacere!" seguito da un sonoro pernacchione. Ma quale sette e mezzo. Tutt'al più (in tema di esami di maturità che sono iniziati proprio stamattina) la sindaca avrebbe potuto darsi un 6 politico, come andava di moda ai miei tempi. E avrebbe fatto senza dubbio miglior figura. Certo, neanche la sufficienza stiracchiata corrisponderebbe al vero, perché chi vive a Roma conosce la situazione, le problematiche annose e irrisolte, la mondezza piuttosto che gli scioperi selvaggi, la criminalità diffusa piuttosto che l'atavica indolenza della classe politica capitolina che pensa solo a sistemare gli amici degli amici e se ne strafotte della cittadinanza. Cara Sindaca, cerchi di essere più realista e sincera (soprattutto con se stessa) che forse alla fine, magari con gli esami di riparazione di settembre, un bel 6+ glielo diamo. Anche se c'è chi continua a darle della bugiarda (http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/06/20/news/l-ennesima-bugia-di-virginia-raggi-1.304612) e qualcun altro vorrebbe farle un monumento, in senso ironico, (http://www.ilfoglio.it/politica/2017/06/20/news/altro-monumento-a-raggi-sotto-inchiesta-e-ai-garantisti-improvvisati-140708/) mentre il sottoscritto vorrebbe vedere un'altra Roma...   

giovedì 1 giugno 2017

Insinna sì, Insinna no

Sembra diventato un affare di Stato. Anzi, un affaire della tv di Stato. Flavio Insinna si è ritrovato catapultato sulla graticola della polemica televisiva, innescata dal solito Antonio Ricci di Striscia, per il fuori onda nel quale le sue parole (eccessivamente offensive) nei riguardi di una concorrente dei Pacchi sono stati giustamente censurati e aspramente criticati. Ovvio, non è buona creanza etichettare una signora in base all'altezza o alla provenienza geografica, ma il Flavio catodico ne aveva ben donde come adesso è stato rivelato ancora dal programma (predatore di bufale televisive) di Canale5 (http://video.corriere.it/ecco-perche-insinna-era-furioso-la-concorrente-l-affondo-finale-striscia-notizia/a02201ca-46ba-11e7-b9f8-52348dc803b5). Su questa storia si è un po' montato di tutto e di più: mi sembra scontato poi che l'ammiraglia di Mediaset non si faccia MAI sfuggire l'occasione per attaccare (e possibilmente mettere alla berlina) il suo principale competitor televisivo di prima serata, ma generare tutta una serie di piccate battute e controbattute, interviste con richieste di scuse e contestuali contro-accuse (http://www.msn.com/it-it/notizie/other/insinna-chiede-scusa-ma-attacca-striscia-pornografia-televisiva/ar-BBBxHG9?srcref=rss&utm_source=taboola&utm_medium=referral&OCID=SKPCONUA)  alla fine generano il solo ed unico risultato di sfiancare il telespettatore bombardato da quisquilie del tubo catodico (oramai full hd 4k oled e chi più ne ha più ne metta...) senza senso e senza costrutto. Il sottoscritto, in questi casi, spinge direttamente il tastino in alto del telecomando dov'è raffigurato un piccolo cerchio con una stanghettina verticale a chiudere. A chiudere in tutti i sensi.