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giovedì 27 maggio 2010

uno che non ha bisogno di tirare la cinghia...


Proprio all'indomani della conferenza stampa nella quale il Gatto & la Volpe annunciavano all'Italia tutta che nel prossimo biennio bisognerà tirare la cinghia, fare sacrifici, ridurre le spese, insomma sfiorare quasi la vita francescana, ecco che le agenzie di stampa battono la classica notizia che riconduce al famoso detto dell'eccezione che conferma la regola: il figlio del presidente del Consiglio si è regalato un piccolo aggeggio nautico alquanto sobrio e per niente costoso. Ebbene sì, Piersilvio Berlusconi si allinea alla domanda di austerità fatta propria dal padre premier e si concede un piccolo sfizio dal risibile costo di appena 18 milioni di euro (http://www.leggo.it/articolo.php?id=63777), tanto per dare l'esempio al popolino e far capire che quando c'è da stringere la cinghia lui è certamente il primo. Un ragazzo che ha sempre vissuto al di sotto delle proprie possibilità e che non ha mai fatto sfoggio delle sue risorse patrimoniali, uno che è sempre stato il prototipo del tipico buon partito da sposare, del classico posto dove appendere il cappello. In buona sostanza Piersilvio è uno su cui ci si può fare affidamento anche perchè è dotato di coerenza e di buona educazione nei confronti del denaro visto e considerato che anche tre anni fa si comprò un altro gioiellino del mare, sempre dai Cantieri Navali Ferretti di Ancona, per la modica cifra di 10 milioni di euro e lo chiamò (con spiccato senso del realismo) Suegno, forse per far capire agli italiani dove sta la differenza tra un Berlusconi e un Mario Rossi qualsiasi: mentre uno ha il potere di trasformare i sogni in realtà (soprattutto nautiche) l'altro è costretto a convivere oramai solo e soltanto con il sogno. E di questi tempi è già tanto.

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