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sabato 3 ottobre 2009

strategia dell'intimidazione


Oggi dovrebbe essere una giornata di riflessione e di solidarietà umana per le vittime dell'apocalisse scatenata dalla natura (e dall'abusivismo delle costruzioni) nella provincia di Messina. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto bene, ieri, quando sottolineava che piuttosto di opere faraoniche (implicito riferimento alle manie di grandezza del Cavaliere e del ponte sullo Stretto) il nostro Paese ha bisogno di interventi seri che riguardano la sicurezza con un piano che prevenga altri disastri idrogeologici. Tutta la stampa nazionale (non ci si crederà ma persino il Giornale lo ha fatto) stamani ha dato ampio risalto al tragico avvenimento e alle parole del Presidente. Ma, tanto per cambiare, qualcuno doveva farsi riconoscere e così Libero (nel nome, non nella realtà) e il suo direttore, campioni di civiltà e di indipendenza politica ed ideologica (dicasi Maurizio Belpietro), se ne sono usciti con due righe scritte sopra la testata, quasi come fosse una manchette pubblicitaria. Ma oggi è anche la giornata della manifestazione in difesa della libertà di stampa e di opinione ed è l'occasione (non unica e spero non rara) per far capire a chi continua a manovrare la sua personale strategia dell'intimidazione, attraverso i propri lautamente pagati pennivendoli, che non riuscirà a colonizzare il pensiero del popolo italiano (almeno di quello che non l'ha votato) nè a ridurre all'impotenza la libera espressione della stampa italiana a lui non asservita e sottomessa. Non ci riuscirà perchè come dice Roberto Saviano (http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=NK0P4) è la forza della parola, e del pensiero aggiungo io, che può permettere di cambiare uno stato di cose. Uno stato di cose determinato dalla ostinata e vergognosa volontà di un premier che non vuole render conto al Paese delle sue azioni e delle sue evidenti difficoltà morali e materiali, nate da qualche scappatella sessuale che possono adombrare, però, possibili scenari di ricattabilità e di ridotta credibilità e autorità per guidare il Paese. Il direttore del quotidiano che per primo ha avuto l'ardore e la spudorata facoltà di rivolgere delle domande al premier, oggi scrive in prima pagina che stiamo vivendo una preoccupante anomalia (http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NKFNF) che sembra quasi non interessare nessuno e che anzi viene sempre più negata dai tromboni di regime, ancora persi dietro agli attacchi scriteriati nei confronti di Michele Santoro (http://rassegnastampa.formez.it/rassegnaStampaView2.php?id=178581) piuttosto che intenti a erigersi martiri della censura e paladini della stampa e della libertà di opinione (http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NKF6Y). Meno male che la pubblica opinione, quella dotata di discernimento e facoltà cognitive, riesce ancora a capire e a riconoscere chi parla a vanvera e chi invece si attiene solo ai fatti (http://tv.repubblica.it/dossier/10-domande/io-non-rispondo-il-docu-film/37530?video). Altrimenti altro che manifestazione per la libertà d'informazione. Ci ritroveremmo tutti allo stadio, come ai tempi di Pinochet. E non certo per vedere giocare il Milan...

4 Commenti:

  • Alle domenica 4 ottobre 2009 alle ore 19:02:00 GMT+2 , Blogger il Russo ha detto...

    La perla odierna (Avevamo previsto il disastro di Messina ma ha piovuto troppo) richiederebbe una stampa libera che lo massacri a dovere, secondo te accadrà?

     
  • Alle lunedì 5 ottobre 2009 alle ore 07:57:00 GMT+2 , Blogger rossaura ha detto...

    Dici bene caro Nomadus il problema non sta nella sessualità del premier che per me può andare a puttane come e quando vuole (se già non si dovesse considerare andato), ma nella "ricattabilità politica" che ciò comporta.
    Ma all'Italia interessa il gossip che viene comunque usato a seconda degli schieramenti. Insomma non parliamo del suo pene, ma delle sue malefatte per favore. Un caro saluto Ross :-)

     
  • Alle lunedì 5 ottobre 2009 alle ore 12:44:00 GMT+2 , Blogger nomadus ha detto...

    Caro RUSSO, dopo aver ascoltato il farneticante editoriale televisivo di Augusto Minchiolini l'altra sera, mi sono detto: ma gli amici del Pifferaio si abbeverano tutti alle sorgenti del Po dopo avervi versato quantità industriali di cocaina? Altrimenti non è possibile starnazzare parole contro la libertà limitata e contro il golpe in atto da parte della sinistra. Questi sono tutti da ricovero forzato! Un fraterno abbraccio caro RUSSO. Hasta siempre!

     
  • Alle lunedì 5 ottobre 2009 alle ore 12:58:00 GMT+2 , Blogger nomadus ha detto...

    Cara ROSS, delle sue malefatte ne sto parlando dal 2005 e mi sono anche stufato. Vedo che la situazione, vuoi per demeriti della sinistra, vuoi per la bramosia di potere dei replicanti berlusconiani, non accenna a cambiare: se nemmeno per questioni di pene riusciamo a liberarci del Pifferaio (e non ci voleva certo una nuova Lewinsky per questo), allora non so più con quali argomenti (seri) possiamo farlo. Ci penserà la Consulta? Bah...speriamo. Una carezza e un sorriso (spento) da Nomadus.

     

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