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sabato 26 settembre 2009

a Vittorio Feltri gli rode, eccome se gli rode!


Ha mandato in avanscoperta editoriale il suo cagnaccio di fiducia (il super inquisito agente Betulla) Renato Farina, che ieri mattina ha cercato di parare i colpi con un fondo che non si sa se fa più piangere o ridere (http://rassegnastampa.formez.it/rassegnaStampaView2.php?id=176692). Ha trascorso sicuramente la notte in bianco smoccolando e vomitando contro Santoro, Travaglio e Facci (e pure contro Formigli, che gli aveva fatto l'intervista sbertucciante). Ha mandato giù una dose massiccia di Maalox cercando di dare un pò di sollievo al suo stomaco lacerato dal classico travaso di bile. Poi ha dettato ad un suo sottoposto (è risaputo che non sa usare il computer) il pezzo velenoso contro la trasmissione che lo ha messo alla berlina e contro il suo odiato conduttore. E stamani lo ha dato alle stampe (http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NHZV9) sperando di risalire la china scrivendo fesserie ad uso e consumo degli italiani che l'altra sera non si erano sintonizzati su RaiDue (escludendo quindi i 5 milioni e mezzo che lo hanno puntualmente fatto). Gli deve proprio rodere (e tanto) a Vittorio Feltri dopo la figura di emme cui l'ha costretto Corrado Formigli (ex SKY) nel corso dell'intervista mandata in onda da Michele Santoro. Feltri è sempre stato abituato a salamelecchi e piaggerie da parte di chi, in passato, lo ha invitato in sue trasmissioni (si chiamino Mentana o Vespa, Vinci o Fede poco importa); lui dettava le condizioni su come e cosa dire, lui regolava il tono e il modo del suo intervento senza possibilità alcuna di contraddittorio o di velata replica fastidiosa. Così invece non è stato l'altra sera con Formigli: l'essere stato incalzato e messo all'angolo dal giornalista di Annozero gli ha fatto salire la pressione arteriosa a livelli da chiamata urgente del 118. Le vene del collo si ingrossavano, le pupille si dilatavano (sebbene filtrate dagli occhiali) e la salivazione si azzerava. La voce si induriva e aumentava inesorabilmente di decibel e per la prima volta (vistosi scoperto come il bambino con le dita nel barattolo di cioccolata) perdeva il suo consueto anglosassone aplomb, tratto caratteristico dei suoi precedenti interventi televisivi. Da tutto ciò si evince in modo netto che quando l'intervista non è nè concordata nè posata, difficilmente si riesce a trattenere il vero volto della propria personalità e dell'aggressività a stento riposta. Se poi lo si prende in castagna con il famoso dossier Boffo, allora apriti cielo. E adesso non mi è difficile pronosticare una reazione rancorosa dell'occhialuto bergamasco nei confronti del salernitano (Santoro), magari a colpi di prime pagine de il Giornale con tanto di registrazioni audio e video dell'incontro tra la Granbassi e Michele in ambito non propriamente schermistico. Scommettiamo?

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