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martedì 24 febbraio 2009

la dura vita del signor B.


A volte mi viene in mente, riflettendo in quelle poche pause della mia giornata lavorativa, come sarebbe stata la mia vita se fossi nato nei panni del signor B. Tralasciando i problemi strettamente connessi alle varie disgrazie processuali e giudiziarie, pensavo a come avrei potuto organizzare la mia giornata tipo (e di conseguenza la settimana) dovendo tenere in debito conto sia gli obblighi derivanti dalla carica di primo ministro della Repubblica italiana, sia gli evidenti e non sempre procrastinabili impegni familiari. O per meglio dire, le chiamate nel talamo nuziale. Assodato il fatto che la mia mogliettina (sempre tenuto conto che in questo momento mi sto immaginando al posto del Pifferaio di Arcore) rientra ampiamente nei miei gusti femminili e di procacità tipicamente mediterranea (in particolar modo nella "esposizione" degli attributi mammari), mi viene da pensare che al termine di una giornata stressante e laboriosa fatta di incontri, summit internazionali, conferenze stampa, spostamenti con la mia scorta continui e faticosi, varie ed eventuali, l'unica idea ad accompagnarmi fin sulla soglia della mia non certo spartana camera da letto, sarebbe senza dubbio quella di una bella e meritata dormita. Ma non credo che la mia mogliettina apprezzerebbe più di tanto questa mia scelta, per quanto quasi obbligata anche in virtù del fatto che all'anagrafe risulta la mia non più giovane età che potrebbe rappresentare quasi un alibi. Rimanendo nel campo delle ipotesi e delle illazioni, non posso non evidenziare il fatto che molti potrebbero pensare che il sottoscritto trombi dalla mattina alla sera, magari nel chiuso di una stanza più o meno ovale (ho sempre ammirato Clinton) o nella toilette di un aereo, tra uno spostamento e l'altro in giro per l'Europa. Niente di più falso. Anche la mia cara amica Mara è rimasta a bocca asciutta (mi si passi l'allusione), mentre la Giorgia e la Stefania (per non parlare della Maria Stella) attendevano con rinnovata fiducia che il sottoscritto potesse dare, da un momento all'altro, il segnale di via libera per combinare qualche cosa. Speranze sistematicamente deluse. Il solo pensiero di dovermi presentare davanti alle mie beneamate telecamere con le occhiaie o con i segni di maratone erotiche no stop, beh, debbo confessarvelo, non mi farebbe chiudere occhio. No, no, cambierei volentieri il mio ruolo istituzionale con il blogger titolare di questa vetrina telematica: almeno non ci sarebbe il pericolo immediato rappresentato dall'assalto delle mie assatanate simpatizzanti (tra l'altro anche un pò tardone). Fine dell'immaginario e ritorno alla realtà. Ad ognuno il proprio ruolo, caro ed infaticabile (si fa per dire) signor B. Non la invidio affatto. Hic manebimus optime!

4 Commenti:

  • Alle mercoledì 25 febbraio 2009 alle ore 08:14:00 GMT+1 , Blogger rossaura ha detto...

    E' vero non è sempre facile vestire gli abiti di un altro! ;-) Ma in questo caso, utilizzando una giovane fantasia, basterebbe solo la signora B. a far smuovere le montagne.
    Sicuramente però, caro nomadus, stai pensando alla tua vita di essere mortale, mica a quella di essere superiore che il nostro B. va vieppiù dipingendo e praticando.
    Se proprio bisogna fare lui fa, debitamente monitorato dal suo medico personale, il quale lo segue passo passo, direi anche talamo talamo.
    La nostra signora B., comunque, qualche volta si è detta delusa e amareggiata, sventolando su "tabloid" dell'opposizione (e debitamente tutelata dagli avvocati) la sua delusione e rabbia (si suppone che sia stata messa a cuccia da "rassicurazioni" di vario tipo.
    Comunque tutto ciò serve a dare al supersettantenne una immaginifica aurea di superuomo, e visti i tempi che corrono essere superuomini ed ariani, paga!
    Non ti spaventare caro nomadus, se tu fossi in lui, potresti godere il fare e il non fare, tanto i soldi saprebbero tappare tutti i buchi (ops .... scusa non volevo) e nessuno avrebbe da ridire.
    Pensa poter dire Hic manebimus optime in una villona sul mare in Costa Smeralda?

    Un saluto ammirato
    Ross

     
  • Alle mercoledì 25 febbraio 2009 alle ore 20:28:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Ma io non lo so! Per una volta che credevo di aver scritto un post "altamente" leggero, stile cazzeggio, eccoti la ROSSAURA che me lo commenta. E pure seriamente. E condito pure da un saluto ammirato! Ma cosa devo fare, cosa devo scrivere per farti astenere dal commento, mia impagabile ROSS? Debbo scrivere di Bocchino e di Cicchitto? Oppure di Sgarbi e della Zanicchi? Un saluto disperato da nomadus.

     
  • Alle mercoledì 25 febbraio 2009 alle ore 22:27:00 GMT+1 , Blogger rossaura ha detto...

    Potresti scrivere un post su Sanremo e la canzone di Povia, allora sì che mi beccheresti su un argomento di cui non so una "emerita cippa" (ma si può dire "emerita" in rete?)
    Comunque anche Bocchino e Cicchitto o Sgarbi e la Zanicchi non sarebbero male....

    Non disperarti caro amico, lo sai che io ti tengo d'occhio ;-)
    Ross

     
  • Alle mercoledì 25 febbraio 2009 alle ore 22:50:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Cara ROSSAURA, questo tuo commento è un vero e proprio "assist" per me che non posso esimermi dal fare goal a porta praticamente spalancata. Ti prendo in parola e scriverò sulla tematica gay tirata fuori dalla canzone di POVIA a Sanremo. Come diceva il grande Albertone "...spaghetto, tu m'hai provocato ed io me te magno!..." Grazie comunque per tenermi d'occhio così efficacemente...Un ammiccante saluto da nomadus.

     

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