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mercoledì 23 gennaio 2008

crisi di governo e nervi a fior di pelle




Ogni giorno che passa, con il trascorrere impietoso delle ore prima del voto di fiducia di oggi pomeriggio alla Camera, e di domani al Senato (a meno di clamorose dimissioni di Prodi), ogni dichiarazione alla stampa, o nei salotti televisivi, di qualche politico, sia di destra che di sinistra, mi trasmette (nella mia posizione di osservatore e di cittadino) una palpabile e per certi versi inusitata sensazione di nervosismo parossistico, di incontrollato (e incontrollabile) self control politico. In parole povere, questa crisi di governo sta lacerando i già precari equilibri di buona creanza e di buona educazione tra i rispettivi schieramenti, e tra i principali esponenti degli schieramenti stessi. Da una parte il ben noto "nervosismo" mastelliano di cui già vi ho riferito nei precedenti post (in particolare in quello di Porta a Porta), dall'altra le baruffe e i toni alti di ieri sera tra PierFerdinando Casini e Rosy Bindi nel corso della puntata di Ballarò (http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=27503&idCnt=69319&pagina=1&path=RaiClickWeb^Home^Notizie^Archivio+^BALLARO%27#1) dove uno strepitoso inizio di puntata dell'ottimo Maurizio Crozza ha fatto "lavorare" tutti i muscoli facciali di chi vi scrive (a forza di risate, ovviamente). Il nervosismo, in verità alquanto sorprendente e non del tutto giustificato, di Casini l'avevo già notato nella puntata di domenica scorsa di Chetempochefa su RAITre (http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1085394,00.html), con un Fabio Fazio un pochino "elettrizzato" (forse anche per le stucchevoli polemiche seguite alla partecipazione di Adriano Sofri) e con una deliziosa Luciana Littizzetto che, nel suo intervento finale, sottolineava la serafica "calma" dell'onorevole Casini. Altre forme di manifestazioni di nervosismo le ho intraviste anche nel cavaliere, che in caso di non elezioni minaccia di portare (ancora!) in piazza il popolo dei forzisti, seguito a ruota dalle dichiarazioni bellicose (ma ormai le possiamo considerare come quelle di un vecchio e rincoglionito reduce...) del senatur Umberto Bossi, che invita i padani alle armi e alla rivoluzione. Insomma, alla fine abbiamo un bel quadrettino di iperarteriosi, nervosi cronici e produttori di bile vari sull'orlo di una crisi non già di governo, ma di nervi. Con le barelle dei pronto soccorso degli ospedali sempre pronte e a disposizione...

2 Commenti:

  • Alle mercoledì 23 gennaio 2008 alle ore 18:59:00 GMT+1 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Buonasera,ho letto puntualmente gli ultimi due post e vorrei dire alcune cose,cercando di mantenere la razionalità e la lucidità.Per quanto riguarda i baroni universitari,ero sedicenne e già venivano contestati dai movimenti studenteschi dell'epoca,Purtroppo il nepotismo è un antico vizio italiano.Il quartetto del centrodestra,proprio,non riesce a mantenersi calmo.Sembra,veramente,preso da una bramosia del potere,cosa alquanto disdicevole in uno schieramento che si professa liberale e moderato.Mauro

     
  • Alle mercoledì 23 gennaio 2008 alle ore 19:58:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    A più di 30 anni dal famoso 1977 del Movimento Studentesco, della Pantera, degli slogan contro la scuola e l'Università, i baroni e le cattedre piene di nepotismo, le liste delle supplenze lunghissime, la precarietà di ieri e di oggi, sembra essersi cristallizzato il tempo. E ancora: i nefasti esiti della mala amministrazione della "cosa pubblica", le morti in ospedale per colpa di medici inetti e impreparati, le morti nei cantieri per l'ingordigia e il menefreghismo dei "padroni"...Uno sfascio continuo, una politica che è diventata la caricatura di se stessa, la perdita dei valori, civili e religiosi, le corruzioni e le corruzioni, la squallida ricerca del potere e del dio denaro. Questo è il desolante quadro di ieri e di oggi, carissimo MAURO, e tutto mi sembra così lontano e così irrisolvibile da provare una sensazione di sconforto e di naturale impotenza.

     

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