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lunedì 21 gennaio 2008

ancora sull'operazione Mastella...


Devo ritornare ad occuparmi del "caso Mastella" dopo aver dato una sommaria lettura all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dott. Francesco CHIAROMONTE, che tanto "rumore" ha provocato in questi ultimi giorni, soprattutto dopo le dimissioni dell'ex Guardasigilli (a seguito degli arresti domiciliari per sua moglie Alessandrina, detta Sandra, LONARDO e per suo suocero, l'ingegnere Carlo CAMILLERI), le polemiche che ne sono scaturite, gli applausi bipartisan in aula a Montecitorio e tutta la sequela di dichiarazioni di politici e non. Leggendo l'ordinanza (http://www.ilresto.net/media/download/Ordinanza1Mastella.pdf) nella sua completezza (http://www.ilresto.net/media/download/Ordinanza2Mastella.pdf), e ringraziando doverosamente chi me l'ha fornita (http://www.ilresto.net/default.asp?id=12&mnu=12), ho avuto anch'io, nel mio piccolo, la subliminale sensazione che "qualcuno" abbia "preparato" il tutto con certosina e sapiente qualità investigativa, come sostiene Clemente MASTELLA nella sua informale chiacchierata in auto (mentre ieri mattina si recava da Ceppaloni a Roma, piazza San Pietro, per ascoltare l'Angelus di Benedetto XVI) con il giornalista del Corriere della Sera Lorenzo SALVIA, pubblicata oggi a pagina 6. L'ex Guardasigilli, tra un caffè in autostrada, una canticchiata sulle note di Fred Bongusto e della sua "Tre settimane da raccontare" trasmessa da Radio Kiss Kiss (la preferita dell'ex ministro) e una invettiva (labile ma sincera) contro il suo ex collega Alfonso Pecoraro Scanio, esplicita a chiare lettere che, secondo lui, i Carabinieri hanno "chiosato", ovvero che nelle carte dell'ordinanza si leggono commenti e "interpretazioni" diciamo così poco istituzionali, e poco in linea con le semplici trascrizioni delle normali intercettazioni telefoniche. Io non sono qui in veste di difensore dell'ex ministro della Giustizia (ci mancherebbe altro) ma, ripeto, dopo la lettura delle pagine dell'ordinanza di custodia cautelare, ho avuto qualche incertezza e qualche titubanza di pensiero sulla linearità di tutta questa mastodontica "operazione Mastella", e delle relative decisioni giudiziariamente alquanto "pesanti", e forse anche un pochino intrise di preordinata volontà vessatoria nei confronti di una realtà politica a carattere locale. Non so voi, ma io credo che continuerò a seguire questa inquietante storia dai probabili risvolti a sensazione che si potranno avere nei giorni a venire. Siamo solo all'inizio...

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