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martedì 14 marzo 2006

il gioco delle (tre) carte







L'invidia è una brutta bestia! Si rosica e si mastica amaro quando qualcuno ha una certa idea (bella o brutta che sia) sfuggita o non perseguita da qualcun altro, che avrebbe voluto ma non ha potuto...E' il caso del nostro ineffabile primo ministro. Ai tempi della caccia serrata a Saddam Hussein & Co. il guerrafondaio Bush decise di giocare con le carte raffiguranti i principali protagonisti da ricercare (vivi o morti, come nel vecchio West) al fine di farsi, vincendo, un bel solitario (tanto per restare in tema di carte...) e allora cosa ti inventa il prolifico, non solo nel talamo nuziale e non, premier italiano? Un bel mazzo di carte targate Forza Italia (vedere il sito Repubblica.it) con la sua bella faccia da stoccafisso in prima battuta e con tutti gli slogan usati in questi cinque anni di devastazione continua del nostro Paese, compresa la bella (per lui, ovviamente...) foto estrapolata dal famoso contratto con gli italiani firmato da Vespa nel 2001. Secondo me questa idea delle carte, alla vigilia dello scontro televisivo con Prodi in tv, è stata suggerita al premier da qualcuno del suo staff di origine napoletana, perchè la vivacità cerebrale tipica dei partenopei relativa al gioco e alle sue derivazioni (pacco, paccotto e contropacco) è talmente rinomata da essere stata menzionata dallo stesso Bush e dalla Condoleeza Rice durante l'ultimo raid transoceanico del premier di Arcore, sempre con intenti promozional-politici. Sono curioso, molto curioso, di conoscere le reazioni di esponenti di spicco e non della Casa delle Libertà a proposito di questo mazzo di carte. Ho la sensazione che Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini, a breve termine, convocheranno lo stato maggiore della CdL per discutere e valutare la possibilità di aprire una casa da gioco direttamente all'interno di Palazzo Grazioli a Roma (sede rinomata del premier) proprio allo scopo di cementare e possibilmente incrementare la naturale predisposizione ludica (oltre che menzognera) denotata, in questi ultimi cinque anni, nel dna del primo ministro italiano, che inutilmente però ha cercato di convincere Rocco Buttiglione e Umberto Bossi a giocare con lui al classico tre sette col morto (da scegliersi tra gli ultimi due...) mentre il croupier Gianni Letta osservava divertito e prendeva nota...Spero vivamente che la sinistra non si inventi un bel torneo interno di scopone scientifico...

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