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mercoledì 18 gennaio 2006

lo show (evitabile) del cavaliere


Francamente non avevo mai visto un presenzialismo, tramite mass-media, come quello in atto in quest'ultimo periodo, a cura ovviamente del quasi settantenne uomo-catodico con trapianto tricotico. Non so a voi, ma a me ha dato veramente fastidio vedere la faccia del premier già di buon'ora, questa mattina prima delle 8 (solo Andreotti aveva il vezzo della messa alle 5,30 e il compianto Agnelli di telefonare all'allenatore della Juventus alle 7 del mattino, paragoni indubbiamente ingrombanti...) nel contenitore di RaiUno "Unomattina" colloquiare (per meglio dire "soliloquiare") con Monica Maggioni e con la cima intellettuale rispondente al nome di Luca Giurato. Il premier non si è praticamente riposato da 10 giorni a questa parte: dopo le incursioni della settimana scorsa nelle varie tv (di stato e commerciali), dopo le abbondanti libagioni mediatiche con appendici cartellonistiche, questa settimana si è trasformato in un Fregoli delle apparizioni tivù, come ieri sera da Floris a "Ballarò" (sotto forma indolore, per i nostri occhi, di intervento telefonico) per cercare di bilanciare lo schieramento a testuggine delle armate sinistroidi, e questa mattina, come detto, sulla rete ammiraglia. Ma quale recondito scopo spinge il cavaliere a questo tour de force televisivo e logorroico? Quale beneficio è possibile immaginare per la coalizione denominata "Casa delle libertà" (personali) ? La risposta l'ho trovata spontanea da Scalfari domenica scorsa nell'editoriale su la Repubblica intitolato "Lo show del Cavaliere è diventato un boomerang" e cioè che il nostro piccolo eroe lombardo sta cercando in tutti i modi di gettare più fango possibile sullo schieramento politico avverso, in modo da controllare un eventuale riflusso dei voti incerti (e ce ne sono tanti...) dell'elettorato di entrambi i settori (destra e sinistra) accomunati in questo momento da dissenteria mediatica prolungata e debilitante (più nella mente che nel fisico) per arrivare al 9 aprile con i voti necessari per riprendersi Palazzo Chigi ed eventualmente effettuare la tanto ventilata (e temuta) staffetta con Gianni Letta per accomodarsi sul colle più alto (Quirinale). Spero proprio che ciò NON accada mai, altrimenti quella poca libertà rimastaci se ne andrà definitivamente oltre la cancellata di Palazzo Grazioli...Come si dice, elettorato avvisato...

2 Commenti:

  • Alle domenica 22 gennaio 2006 alle ore 12:38:00 GMT+1 , Anonymous Anonimo ha detto...

    In merito allo show mediatico, scritto e diretto dal nostro caro presidente del consiglio dei ministri, a seguito del caso UNIPOL e tutto l'ambaram che ne deriva, e a danno poi della coalizione di centro sinistra, una riflessione mi sorge spontanea, ossia se è la stessa Giustizia Italiana, che dopo accurate indagini, convocazioni, smentite e colpi di scena dell'ultimo minuto, non ha dato luogo a procedere (perchè il fatto non sussiste), perchè il tubo catodico tutto lo ripropone in tutte le salse e falsamente vestito con nuovi retroscena. Non credo che sia perchè non hanno notizie sufficienti per coprire gli spazi vuoti, ma piuttosto (e spero che tante altre persone la pensino come me), che questo è uno dei tanti mezzucci o trovate, orchestrate ad arte dal nostro beneamato "mi consenta..." in maniera tale da instillare l'insicurezza e di accalappiare poi, tutti i voti di tutti quegli incerti (che schifati non dalla politica ma dagli uomini che la esercitano) che non sanno più che pesci prendere. Di qui segue la preghiera del nostro Presidente della Repubblica, presidente con P maiuscola, verso gli organi del CdA della RAI e di MEDIASET per una campagna elettorale serena e con pari diritti per entrambi gli schieramenti. Il nove aprile è alle porte e a tutte le persone indecise dico di andare a votare, il voto è la libera e democratica espressione della volontà popolare. Si deciderà, infatti, su chi reggerà le redini del Governo Italiano per i prossimi cinque anni. Rimanerne al di fuori o estraniarsi, significherebbe delegare ad altri la responsabilità di decidere sul futuro del nostro Paese.

     
  • Alle domenica 22 gennaio 2006 alle ore 13:00:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Sono totalmente d'accordo con le ultime parole di CALEIDOSCOPIO. Bisogna votare il 9 aprile, bisogna dare una scossa a questo Paese, bisogna far capire che è finito il tempo a disposizione per l'ex delfino del defunto Bettino Craxi, bisogna insomma cambiare marcia e far cambiare andatura e percorso alla "Locomotiva Italia".

     

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