tpi-back

mercoledì 30 novembre 2005

malumori & speranze due


Debbo precisare che i malumori che ho avvertito nell'aria, ma sentito con le orecchie, sono da riferirsi a determinati operatori (in questo specifico caso operatrici) intenti a commentare i risultati (termine calcistico quanto mai appropriato) dei primi due mesi di attività del servizio di consultazione telefonica del 1288: risultati non proprio da Champions League, anzi. Molte operatrici sono mamme, mogli, donne non sempre in carriera che comunque devono far quadrare i conti della famiglia o di loro stesse e la cosa, credetemi, non è assolutamente facile. I mugugni economici sono molteplici, di tutte le età e ceto sociale, distanze di residenza o anzianità di presenza: tutti hanno qualcosa da dire, compreso il sottoscritto s'intende, ma la speranza fortunatamente cerca di andare a braccetto con il malumore, anche se non espressamente invitata...I risultati, capiamoci bene, sono eccezionali in termini di numeri riferibili alle telefonate complessive ricevute; sono un pò meno entusiastici per quanto riguarda i numeri più prosaicamente riferiti all'accredito in banca, secondo me il numero per eccellenza, altro che quello dei castorini di Infonxx...Coraggio ragazzi, non mollate. Il prossimo mese di dicembre (lo sento) sarà un mese boom per quello che riguarderà le telefonate ricevute dal 1288...aperte le linee, accettate le scommesse.

malumori & speranze


Il titolo di questo post l'ho pensato per mettere insieme frammenti sparsi di voci e sensazioni, raccolte in questa giornata molto grigia, e non solo per la perturbazione meteorologica...Ci sono, in genere, accoppiamenti che sono quasi automatici, naturali, inevitabili: come se non fosse possibile fare altrimenti. Faccio degli esempi. Il pane insieme alla cioccolata non stona, il cacio sui maccheroni nemmeno, la birra con la pizza neanche a parlarne...e allora perchè malumori e speranze li ho associati? Proprio per il motivo meno prevedibile: se un operatore ha lavorato 25 giorni in un mese, dedicandosi coscienziosamente alla buona riuscita del proprio lavoro ed alla conseguente soddisfazione (si spera) dell'utente, come mai quando guarda la busta paga ha una leggera espressione contrariata??? Secondo voi, c'è una remota speranza che il mese venturo le cose possano andare meglio (considerato il numero crescente di operatori) fermo restando che l'892892 sta facendo terra bruciata intorno a sè con la tariffa unica??? Chi riuscirà, eventualmente, a darmi e a darsi una risposta affermativa, positiva, speranzosa potrà godere della incredibile, irripetibile, fantasmagorica possibilità di...diventare membro di questo blog!

chi mi legge?


Ho sempre più la certificabile sensazione che stiano aumentando il numero dei lettori di questo blog. Questo non è uno slogan propagandistico, ci mancherebbe altro visto e considerato che siamo in campagna elettorale, ma il risultato di certosine verifiche sul campo: un affermato motore di ricerca dei blog italiani (non facciamo pubblicità) ha contato 22 visite del mio blog; addirittura 7 impavidi lettori hanno anche avuto l'ardire di votarmi (da 1 a 10) con la ineffabile conseguenza di determinare una media voto abbastanza alta, quasi come quella del blog più famoso d'Italia, ovvero quello di Beppe Grillo. Come se tutto ciò non bastasse, un mio amico d'infanzia, noto frequentatore di Blogger, mi manda, durante la mattinata, un messaggio sul telefonino chiedendomi di contattarlo. Lo chiamo tra il preoccupato ed il sorpreso ed apprendo con reale stupore che lui ha scoperto un blog che mi appassiona, veramente sui generis, insomma te lo consiglio!...Al che io, sempre più incuriosito , gli chiedo lumi e nome del blog e lui di rimando: tpi-blogspot.com!!!!! Ripresomi dallo shock, continuo la telefonata con il mio amico (che ironia della sorte vuole sia un quadro dirigente della concorrenza...) ostendando indifferenza e noncuranza nei confronti del blog in questione, invitandolo anzi a frequentare e leggere una simpatica isola mediatica, che tratta le vicissitudini di una operatrice di call center del 1254...Fine della telefonata, cordiali saluti e alla prossima...

martedì 29 novembre 2005

la vera qualità del servizio due


Torno sull'argomento qualità del servizio perchè mi sta molto a cuore, come avrete capito...Dato per scontato la soddisfazione della richiesta fatta dal cliente che chiama e paga profumatamente il nostro operato, vorrei ben vedere che non lo si faccia nella migliore e più cortese manieeera (come direbbe qualcuno...) indisponendo il cliente, sia esso di Bolzano o di Agrigento, già seccato e leggermente inc...o per il costo di tre centesimi al secondo, per non dire dei trentasei centesimi pagati per ascoltare lo script buongiorno, sono...come posso aiutarla? Cercate di mettervi nei panni del cliente (possibilmente quelli comodi di un " cumenda" della Brianza) che si vedrà arrivare a casa la prossima bolletta Telecom e poi ditemi se non avreste anche voi una reazione di giramento di sfere! Proprio per questo chi vi scrive adotta una politica di soddisfacimento aziendale e clientelare (ove possibile) anche a costo di guadagnare di meno, ma con la coscienza di chi ha svolto compiutamente il proprio dovere, magari anche rispondendo e fornendo l'informazione in italiano corrente e non in romanesco...

la vera qualità del servizio


L'anonimo commentatore di oggi, che ci ha onorato del suo primo post-ino, ha colto un altro aspetto della questione 1288 non meno importante della validità ed accettabilità dei contratti in essere nella nostra Azienda, ovvero la qualità del servizio. Chi vi scrive è stato per tre lunghi anni direttore commerciale di una grande e reclamizzata (nel passato) Società per Azioni, dopo aver fatto, all'interno di quella azienda (ora incorporata in un grande gruppo bergamasco) tutta la trafila interna, da semplice venditore a capo area a direttore vendite: questo per dire che la qualità del servizio (inteso come modus operandi all'interno della scala gerarchica aziendale) è la base indistruttibile ed indispensabile per cominciare qualsiasi tipo di servizio societario, ancor più se ciò è rivolto ad una potenziale platea di milioni di clienti, come nel caso delle consultazioni telefoniche (a maggior ragione dopo la fine del regime di monopolio Telecom). A seguito della liberalizzazione, la discriminante maggiore rimane secondo me l'approccio qualitativo e professionale di ciascuno di noi, operatori, assistenti di sala, coordinatori e responsabili tutti: chi ha la fortuna di rappresentare l'Azienda nel contatto telefonico con il cliente, deve esprimere al massimo la sua cortesia e competenza professionale, solo ed unicamente per il soddisfacimento finale dell'esigenza del cliente! Mi sembra chiaro che all'interno dell'Azienda non tutti hanno le stesse qualità e capacità, ma lo sforzo unico deve comunque rimanere quello di indirizzare il cliente verso la nostra completa e totale fidelizzazione, soprattutto in un mercato come quello delle telecomunicazioni, dove non servono le americanate...

habemus commentum...


Ebbene sì! abbiamo avuto la fumata bianca...il primo commento (anche se anonimo) ci è arrivato in questo piovoso pomeriggio, e, dovete credermi, ha provocato in me un devastante ed emozionante stato psicologico come non avrei mai creduto! Scherzi a parte, il post di ieri (notizie dall'interno) era stato partorito volutamente, con precisa cognizione di causa, dettata dal fatto, estremamente lapalissiano, che lo scudo dell'anonimato avrebbe messo in moto il meccanismo dei commenti; in fin dei conti, anch'io sono un perfetto anonimo, nel senso che non mi firmo con un nome ma con uno pseudonimo, e come tale non potevo pretendere, ad oltranza, che qualcuno di voi scrivesse firmandosi con nome cognome e magari anche con la propria login (tanto per non creare equivoci...). Dunque, alle 16 e 42 di martedì 29 novembre (ora e data scolpite nel blog, a futura memoria...) l'anonimo operatore/ice del servizio di consultazione telefonica 1288 ci suggerisce di far cambiare il tipo di contratto, previsto come sanno tutti in base alla nuova legge degli ex co.co.co...Come inizio non mi sembra malvagio, ora sta a voi esprimere ulteriori considerazioni ed appunti (repetita juvant: gli ats non sono esclusi da ciò...), io sono pronto a pubblicare tutto, senza censure!

lunedì 28 novembre 2005

notizie dall'interno


Per festeggiare la prima settimana di vita del presente blog, il sottoscritto è tentato di mettere a disposizione dei suoi pochi ma buoni aficionados, una specie di bacheca interna dove appiccicare qualche messaggio volante che faccia da tramite e da cassa di risonanza alle poche (ma altrettanto buone, spero...) notizie dall'interno. Mi spiego: in ogni rispettabile Azienda con la a maiuscola, i dipendenti più scaltri optano per l'utilizzo del proprio dopolavoro (ove esistente) al fine di risparmiare sulle vacanze o su altre spese generiche. Nel nostro caso ho pensato a questo blog dopolavoristico per raccogliere non prenotazioni per le vacanze di Natale, bensì vostre lamentele (rigorosamente anonime) o ancor meglio suggerimenti, buone proposizioni e quant'altro, allo scopo di valorizzare al meglio il servizio del 1288. Questa idea non proprio bislacca mi è balenata oggi, durante la famosa coda alla macchina del caffè: ritengo oltremodo opportuno ed intelligente far circolare (liberamente) idee ed opinioni finalizzate al miglioramento effettivo del servizio di consultazione telefonica, di applicativi sempre più probanti ed efficienti, di operatori sempre meglio qualificati e professionali. Non mi sembra una cattiva idea...attendo notizie, ovviamente dall'interno (ats non esclusi).

meglio la forma o la sostanza?


L'amarezza e la delusione scolpite dentro di me hanno avuto l'effetto flou di quando non si riesce a mettere a fuoco l'obbiettivo di una grande reflex: oggi questo blog compie sette giorni, auguri! Me lo dico da solo, e per festeggiarmi mi sono dato un nuovo look (non ve ne sarete accorti sicuramente...) tanto mi sa che la forma vada molto più di moda della sostanza. Si parla, si discute, si confuta, si appoggia, si disquisisce ma, alla fine, rimane uno sgradevole senso di vuoto in chi vi scrive che, quasi quasi, vien voglia di chiudere...Mi sento paradossalmente come il vecchio direttore con la barba bianca che osserva, con uno sguardo tra il malinconico e l'incredulo l'ultimo redattore prendere il cappello ed il glorioso loden dal suo appendiabito, salutare con leggera commozione e scomparire nella nebbia della sera...Che strana sensazione avverto oggi, e meno male che è il complegiorno, non anno!

nemo propheta in patria


Sono tornato al lavoro in questo lunedì freddo e ventoso sperando di trovare qualche commento dei miei colleghi in bacheca, quella virtuale non quella della sala break, a proposito dei miei ultimi interventi su questo blog...Tabula rasa su tutti i fronti! Mentre prendevo il caffè della macchina in coda come ad un ufficio postale, sentivo solo commenti di calcio, di cinema, di panni stirati e pannolini cambiati; va bene che non sono Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Jacopo Fo e nemmeno Claudio Sabelli Fioretti (non sono nemmeno parente di Roberto D'Agostino alias Dagospia) ma almeno speravo di aver suscitato qualche sia pur minimo interesse nei miei quattro o cinque lettori. Invece niente, nessun post-ino, neanche tre righe di cui due piene di parolacce...nada de nada, incredibile ma vero! E allora mi torno a dire, oggi più di qualche giorna fa, che o sono io che scrivo per non farmi leggere o sono i miei lettori che non scrivono per avermi letto...(propendo per quest'ultima ipotesi). Comunque grazie lo stesso: almeno durante l'attesa del caffè ho imparato come si cambiano i pannolini al pupino (non era Ilary che parlava...)

domenica 27 novembre 2005

Senso civico e televisione


Devo confessare che gli omicidi di Cogne e di Novi ligure (il caso di Erika e Omar) sono stati gli avvenimenti italiani che più mi hanno negativamente impressionato negli ultimi anni, come credo la maggior parte di voi. Non entrerò per ovvie ragioni nel merito delle questioni, ma mi soffermerò sulla valutazione, a volte morbosamente di parte, fatta da alcuni programmi e relativi conduttori televisivi, che hanno dato il via a tutta una serie di complicati contraddittori e roventi polemiche (abbondantemente condite da interventi più o meno condivisibili di cosidetti esperti) che, secondo il mio modesto parere, potevano ampiamente essere evitate. Ogni volta che Bruno Vespa o Maurizio Costanzo o Enrico Mentana danno spazio e parola agli esperti di turno ( i vari Crepet, Bruno, Alberoni, Zecchi, etc...) i telespettatori magicamente aumentano di numero, l'auditel sale vertiginosamente, altrettanto lo share, gli inserzionisti pubblicitari gongolano, insomma tutto il baraccone mediatico si illumina a dismisura, accecando a volte anche la ragione e la buona educazione, sia di chi vi partecipa, sia di chi vi assiste (in studio o a casa) con l'effetto finale ed innaturale di deformare la realtà, di disinformare, addirittura di stravolgere la verità... Non so come spiegare, ma anche in questa domenica pomeriggio, ho avvertito un doloroso senso di fastidio mediatico e personale, di insopportabile sensazione di assedio dei pensieri altrui, nonchè delle imposizioni pseudo socio-culturali enunciate in nome della incoerenza televisiva e giornalistica. Ieri parlavo del senso civico di ognuno di noi, della reale appartenenza alla società civile, della osmosi tra solidarietà e convivenza civica, invece oggi mi ritrovo a parlare di auditel e spot...Molto meglio parlare di blogspot...

parliamo di televisione?


Avevo intenzione di riposarmi in questa fredda ed anglosassone domenica di fine novembre, volevo far riposare le mie falangi impegnate nello scrivere più volte al giorno, volevo anche far riposare le vostre pupille che, oltre a tutte le funzioni dedicate per voi, devono vieppiù sopportare la lettura dei miei scritti, che diciamolo sinceramente, non sempre attraggono il vostro interesse (stando almeno al numero dei commenti inviati al mio blog...) nè tantomeno solleticano l'istinto di sbarrare gli occhi o al massimo aggrottare la fronte in segno di interessamento in ciò che si legge o si guarda distrattamente: mi sbagliavo, questa domenica casalinga è stata stravolta dalla voglia di alzarmi dalla comoda poltrona e andare ad accendere il fidato computer per parlare di un argomento tante volte sede di accese ed inconcludenti discussioni, vale a dire la televisione. Chi di noi non ha mai avuto la sensazione che gli animati ring televisivi siano organizzati, come dire, già con il risultato segnato sul taccuino dei giudici deputati all'assegnazione del verdetto finale? Chi non ha mai preso inutilmente in mano un telefono per chiamare la redazione di quel tale programma o di quel tal altro show per poter dire la propria? Chi non ha mai smoccolato contro qualcuno che diceva x mentre voi pensavate y, magari la cosa migliore da dire per tutti era xy...? Infatti, questo pomeriggio anche il sottoscritto aveva voglia d'intervenire per parlare in diretta durante la trasmissione Domenica in nello spazio occupato (forse a volte in maniera pilatesca) da Giletti a proposito della spettacolarizzazione del caso Cogne mentre lo psichiatra dal ciuffo ribelle (Paolo Crepet) asseriva che i genitori uccidono i figli (accade spesso anche il contrario) per il banale motivo che li odiano, scatenando ondate di reazioni le più disparate compresa la mia, ma il telefono del centralino Rai non era in grado di accontentarmi...Meno male che ho a disposizione questo blog, ho pensato tra me e me, ma questa fortuna la vorrei ancora una volta condividere con voi che mi state leggendo, aprendo ora uno spiraglio spero gradito di discussione.

sabato 26 novembre 2005

civitas civitatis tre


Mi avvicino al più in alto in grado della pattuglia di vigili urbani, un tenente dalla faccia pulita, ancor che segnata da espressione di chi ne ha viste tante, gli dico che ho assistito alla scena e che ho intenzione di testimoniare, di far capire che qualcuno non ha osservato correttamente il codice della strada, mentre qualcun altro non ha osservato il codice della vita...Lui mi guarda tra il compiaciuto e il sorpreso, mi fa salire sul furgone e incomincia a redigere il verbale dell'incidente. Mentre snocciolo compiutamente il film dello scampato tragico evento (ancora adesso mi meraviglio della freddezza e lucidità che ho mantenuto in quei momenti) un vigile si avvicina e mi invita ad attenermi esclusivamente ai fatti, nemmeno fossimo in un aula di tribunale anzichè ad un incrocio stradale, il tenente lo guarda e lo fulmina con uno sguardo che la dice lunga, lo fa allontanare e mi dice, alla fine della mia deposizione, che i cittadini dovrebbero essere tutti come il sottoscritto, il reale senso civico e di appartenenza alla societa' si dovrebbe esprimere con i fatti concreti (come una semplice testimonianza di un incidente) anzichè con fiumi di inutili parole...Sono realmente lusingato e affascinato dalla stretta di mano vigorosa che accompagna il suo sguardo fiero e soddisfatto mentre mi congeda; non dimenticherò facilmente questo freddo sabato mattina, una leggera commozione sale dalla bocca dello stomaco e fuoriesce leggermente dall'angolo dei miei occhi, non credo sia la pioggia...

civitas civitatis due


Finalmente è arrivata l'ambulanza del 118, sono trascorsi 12 minuti dalla mia chiamata, devo andare al lavoro, sono in ritardo ma oggi mi sento un miracolato, quell'ambulanza poteva essere per me, se non fossi rimasto fermo al rosso pedonale sarei stato travolto da una delle due auto, a volte la vita è questione di attimi...e noi continuiamo a non pensare al dono incommensurabile ed eterno che il Signore ci ha donato. Torniamo all'incidente: gli ausiliari della Croce Rossa con molta fatica riescono ad estrarre il giovane dalla smart distrutta, guardo gli occhi increduli allibiti delle persone accanto a me, sono cambiate le facce non le espressioni, gente nuova che arriva, gente vecchia che parte, si defila, da possibili testimoni dell'accaduto a fantasmi inutilmente invocati e civicamente inesistenti...Mi squilla il telefonino, mi chiedono del ritardo al lavoro, chiudo la comunicazione in modo forse un pò duro ma comprensibile, osservo uno sciacallo dal volto quasi infantile e sporco che si aggira tra i rottami non certo alla ricerca del libretto di circolazione di una delle due auto, le parole della gente, i commenti imprecisi intrisi di latente razzismo, le parole di chi non c'era ed i silenzi di chi c'era...L'arrivo della polizia municipale mi ricorda il flash della mia chiamata al numero del centralino dei vigili urbani, senza consultare la rubrica del cellulare (lavorare anche per un servizio come il 1288 ha i suoi benefici...) la gente si defila, molti non vogliono seccature (se descrivere i fatti può chiamarsi così) altri fanno finta di non aver visto niente...e ci troviamo in una grande città! Inutilmente i vigili si affannano alla ricerca di testimoni, nessuno: in quel momento scatta in me quel senso di civiltà che dovrebbe essere di serie, non un optional...spero che qualcuno in questo preciso istante stia leggendo e capendo...

civitas civitatis


Chissà se qualcuno di noi saltuariamente si sofferma sulle valutazioni di pensiero da allegare al reale significato delle parole, oltre che dei fatti. Cosa significa avere senso civico, essere cittadini, conoscere realmente la solidarietà umana, non solo di facciata? Tante belle domande alle quali questa mattina chi vi scrive si è trovato (in modo quasi fortuito benchè fortunato, dopo capirete...) a dare e a darsi una risposta, non so ancora se definitiva o parziale, che dovrebbe spazzare il campo da interpretazioni e valutazioni alquanto manieristiche, per lasciare il passo alla constatazione del vero e unico civitas civitatis come costituzione docet. Ero fermo al semaforo (assorto nei miei pochi e raffreddati pensieri) di un grande incrocio molto trafficato del mio quartiere, quando improvvisamente vedo un tremendo urto tra due autoveicoli, una smart ed una ford, con quest'ultima che termina la corsa contro un albero: avverto una tremenda fitta allo stomaco (una sensazione stranissima) e nel contempo mi porto per istinto le mani sui capelli, nella tipica espressione di chi assiste a qualcosa di veramente grave, quasi irreparabile. Incredibile ma vero il passeggero della ford sfracellatasi contro l'albero, un anziano con il volto sanguinante, esce in stato di trance dal veicolo nello stesso istante in cui afferro il mio cellulare per chiamare il 118; la smart, dopo un testa coda, finisce la sua corsa a ridosso dello spartitraffico, il passeggero è rimasto incastrato anche lui sanguinante e con una gamba orrendamente maciullata, i primi pedoni e automobilisti si fermano, guardano increduli, sbigottiti la scena che si presenta davanti ai loro occhi, un caos incredibile. L'operatore del 118 al quale mi sono rivolto continua a dirmi di non far toccare i feriti, di tamponare le fuoriuscite di sangue, di indicare il luogo preciso e tante altre cose che adesso a mente fredda nemmeno ricordo; intanto i minuti trascorrono lentamente, molto lentamente...

venerdì 25 novembre 2005

piccola rassegna stampa due


Continuo il discorso precedentemente iniziato sull'articolo di Agnese Ananasso del 21 novembre su la Repubblica per dirvi che non ho trovato deontologicamente corretto dare spazio e occhiello alla ormai famosa società dei gemelli ballerini ossigenati, definita da altri quella dei castorini (riferimento alle arcate dentarie dei protagonisti dello spot?) con tanto di stralcio da intervista all'AD Giacomo D'Amato e non citare (non dico intervistare) la società Telefonica, dedicandole poche righe quasi come sminuire l'importanza di un nuovo operatore che sicuramente sta avendo un successo non preventivabile, ancor che auspicabile, tale da poter dare fastidio al mercato delle telecomunicazioni o ad eventuali signori dei numeri...Vorrei condividere questa mia valutazione con qualcuno di voi che mi sta leggendo, sia giornalista o meno, per avere conforto sulle mie considerazioni, dettate forse da un animo forgiato anche da esperienze giornalistiche del passato (seppur a livello locale) ma che comunque lasciano il passo alla correttezza di opinione e di informazione, basilari ed indissolubili per una vera democrazia, non solo di parola...Mi è piaciuto invece il pezzo di Aldo Fontanarosa a pagina 39 de la Repubblica di ieri, giovedì 24, che almeno ha fatto una panoramica completa (molto critica e sagace) su tutte le società di consultazione telefonica presenti sul mercato dal 1° ottobre scorso. Questa è vera informazione, complimenti; un ultima citazione, doverosa, per chi ha parlato molto bene del servizio 1288: un piccolo giornale della serie free press (METRO) ha evidenziato il risultato della compagnia spagnola, l'unica in grado di dare l'informazione esatta rispetto alla concorrenza in un test pubblicato il 31 ottobre: complimenti a tutti!

piccola rassegna stampa


Una delle mie attività preferite è leggere molto, di tutto, non sempre di più e a volte capita di scoprire, quasi senza volerlo, inedite sinergie mentali con altre persone, totalmente sconosciute, che hanno però il buon gusto e il relativo tatto di far giungere, in modo urbano e condivisibile, una permeabile critica agli ormai famosi servizi con numerazione 12xx. Ecco i fatti: lunedì 21 novembre decido di aprire questo blog, come sapete (almeno spero...) in risposta al famoso (?!) signor nolavoro dell'altrettanto famoso 1288.blogspot.com...soltanto ieri mi accorgo che lo stesso giorno, una giornalista di la Repubblica scrive un pezzo sul supplemento economico-finanziario di Affari & Finanza intitolato Quanto valgono le informazioni telefoniche, il cui occhiello (per chi non avesse letto l'articolo) recitava "Dopo l'abolizione del 12 imperversa la battaglia a colpi di offerte, servizi, opportunità. Una vera giungla di possibilità e prezzi diversi. Il nome più nuovo è l'892892 di un operatore americano, che lancia la tariffa fissa qualsiasi sia la durata della chiamata"...La notista del quotidiano romano ci presenta in ordine di apparizione l' amministratore delegato della società Il Numero Italia che si sforza di far sapere a tutti gli italiani l'obiettivo della sua azienda (mi avrebbe leggermente sorpreso l'esatto contrario...), a seguire prendiamo nota dell'intervento di un anonimo dirigente della Telecom Italia, il quale esalta le taumaturgiche risorse del 1254, tali da provocare nel fruitore del servizio uno scompenso cardiaco per il fatto che egli (il cliente) potrà richiedere addirittura più di una informazione con la stessa telefonata!...Incredibile!!...ma non vorrei sbagliarmi: per caso il servizio 1288 non offre l'espletamento nella stessa chiamata fino a 10 diverse informazioni???...Leggiamo, gente, leggiamo...(non necessariamente "la Repubblica"...)

giovedì 24 novembre 2005

le telefonate inutili...


Leggo con sarcastica curiosita' le digressioni di natura telefonica postate su un blog molto più famoso e frequentato di questo; il titolare riferisce agli attoniti astanti mediatici che ha fatto una sorta di prova del nove, telefonando con certosina competenza ed affabilità al 1288, 892892, 1240...la prova consiste in questo: dato per acclarato che la cosidetta ricerca derivata non si può effettuare, l'intrepido eroe chiama per farsi dare indirizzo e numero telefonico dei suoi genitori (ovviamente riservati) ed altrettanto ovviamente nessuno risulta vittorioso in questa particolar tenzone...ohibo'...ed ora che si fa????...niente paura ragazzi, il nostro ometto chiede l'ausilio di libero (il portale, non la trasmissione televisiva...) che in un battibaleno lo accontenta e lo mette in condizione di dire: " ...secondo me il miglior operatore è il 1240..." Complimenti per la sagacia e per la sponsorizzazione! Quanto mi manca il signor nolavoro.

perchè tante polemiche?


Ancora oggi, a distanza di pochi giorni dall'apertura di questo blog, non riesco a capire l'onda lunga e malevola di polemica sterile sul caso 1288. Posso capire la voglia di criticare un nuovo modo, sicuramente molto più oneroso che in passato, di fornire, attraverso svariate società nazionali e non, un servizio di consultazione telefonica; posso anche comprendere la voglia di concorrenza e di sana competitività tra Italia, Stati Uniti, Irlanda, Spagna, Gran Bretagna tutte o meno decorosamente rappresentate, ma la striscia velenosa di attacchi (molto spesso frutto di reale ignoranza del back of reason, non conoscendo le legislazioni applicabili in questo delicato momento di mercato globalizzato) portata a più riprese e su diversi blog, come per esempio Luttazzi e Aranzulla, mi hanno realmente sfiancato intellettualmente e moralmente...In questi giorni, nessuno si è degnato di scrivermi...ordunque, due sono le cose: o questo blog, come direbbe Severgnini, è letto oltre che dal sottoscritto solo dai suoi familiari, oppure le persone che lo leggono hanno timore reverenziale nell'esporre le proprie rispettabilissime idee...Chissà, forse era meglio quando c'era il signor nolavoro.

mercoledì 23 novembre 2005

odore di limoni


A volte i ricordi evocati dagli odori determinano uno stato emozionale difficile da capire e da gestire. Mi spiego: questa mattina, recandomi al lavoro, avvertivo sulla metropolitana super affollata un inedito odore di limoni, aspro e delicato al tempo stesso, nauseante ed accattivante al contempo...Mi ricordava indissolubilmente una scena vissuta nell'eta' adolescenziale, quando accompagnavo mia madre al mercato coperto, quando mi ritrovavo sempre e comunque affascinato e turbato da un ginepraio di essenze e profumi, forti e soffusi, intriganti e diretti, odori di limoni di Sorrento, amati ed odiati al punto dello stordimento. Non so se vi sto tediando con questi miei ricordi, ma se lo sto facendo spero di non urtare la sensibilita' di alcuno, specie se i ricordi sono scrigno inespugnabile di ognuno di voi, al punto da non volerne e doverne condividere con chicchessia, compreso chi scrive, gli umori e le emozioni traino indelebile della nostra e vostra voglia di vivere. Scusatemi ancora, se potete, per questa privata parentesi.

una giornata particolare


E' stata una giornata particolare, quella odierna: fredda e sorprendente; la prima dal punto di vista prettamente meteorologica, la seconda nel senso delle conoscenze e delle emozioni. Sorvoliamo in senso metaforico sul paesaggio che ci si presenta davanti a noi e andiamo direttamente al nocciolo della questione, come amerebbe sottolineare una persona che da oggi ha smobilitato il suo tendone mediatico...Stiamo parlando, e come potrebbe essere altrimenti, dell'ex signor nolavoro. Dico ex perchè un uccellino (non quello di Del Piero, visto le simpatie nerazzurre del nostro caro blogman) ci ha detto che il solerte e prezioso ex collaboratore del 1288 ha preferito migrare verso altri lidi...Evidentemente chi scrive ha smosso un po' le stagne acque della controinformazione dei servizi di consultazione telefonica, addirittura al punto da rimanere così, da un giorno ad un altro, senza la compagnia dell'attore principale di questo palcoscenico virtuale, installato al centro del villaggio mediatico orbo di verità, di correttezza, di dignita' aziendale e personale...Mi sento solo, lo ammetto: spero proprio che il signor nolavoro torni, magari con un nuovo blog chiamato...siamo seri, anzi cerchiamo di esserlo.

martedì 22 novembre 2005

appendice al post-it grigio numero 1


Abbiate pazienza e comprensione per chi come me non ha molta dimestichezza e manualita' con le cose modificabili come il post: il precedente era scritto in un formato bivalente, ve ne sarete accorti ma spero che la sostanza sia stata piu' apprezzata della forma, questa, almeno, lasciamola a chi dice che l'azienda TPI fa budget, che riceviate o no un'informazione, se chiamate per burla o perchè non avete un cazzo da fare...complimenti per l'oxfordiana maniera d'invito...Invece il sottoscritto vorrebbe invitare chi sta leggendo il blog ad intervenire, a dire la propria, anche se non sono operatori di call center...almeno i miei nove colleghi compresi anche i sette astenuti...bloggate gente, bloggate...

post-it grigio numero 1


Il precedente riferimento letterario (Don Chisciotte) ha generato nel sottoscritto una solida, inscalfibile convinzione (mi auguro prontamente controvertibile e confutabile da chi sta leggendo) e cioè che le cose, i fatti, le sensazioni, le dichiarazioni, le critiche e quant'altro siano per così dire immutabili, tolemaiche, in parole povere non possiamo cambiare quello che troviamo: così è così rimane, tanto è solo perdita di tempo (...o di conoscenza?) inutile insistere...Vi dicevo dei miei colleghi, su nove interpellati solo due si mostravano moderatamente d'accordo con chi scrive che la delazione, la critica senza costrutto, la latente e subdola ignominia, oltre al tradimento della causa aziendale, fanno sì che il signor nolavoro continui a mangiare nel piatto dove ha sputato dal 1° ottobre (giorno d'inizio non solo per il 1288) senza che nè lui nè nessun altro abbia avuto la benchè minima crisi di autocertificazione dell'anima e dell'intelletto per provare a mettersi dall'altra parte della barricata ed a pensare, per un solo istante, che è già una splendida opportunità quella di stisciare ai tornelli il proprio badge, mentre altri non sanno come mettere insieme il pranzo con la cena. Riflettiamo, miei cari, riflettiamo...se potete.

...e le stelle stanno a guardare


Sono trascorse quasi ventiquattro ore dall'apertura di questo blog, non è una grande notizia lo ammetto, e mi è venuta la voglia di appiccicare qualche post-it non necessariamente giallo su questo schermo del villaggio globale in cui mi trovo, insieme a voi...Anche chi sta scrivendo la mattina, come milioni di essere umani, si alza, sbriga le varie amene faccende dell'inizio giornata e si reca al lavoro; alcuni colleghi mi fanno notare che qualcuno ha aperto un nuovo blog (a mo' di piccata risposta al 1288.blogspot) e la cosa m'incuriosisce abbastanza...ohibo' dico tra me e me, vuoi vedere che l'ho combinata grossa, stavolta?!?...no, niente paura...il signor nolavoro ha la primogenitura di cio', lui sì che l'ha fatta bella grossa, oltre che maleodorante...Eppure, le stelle stanno veramente a guardare visto e considerato che i miei pochi e donchisciotteschi vicini di scrivania e di pc bofonchiavano, annuivano, al più facevano le classiche spallucce e tutto finiva in un bel "andiamoci a prendere un bel caffe'..." 'chè tanto ci pensera' qualcun altro a rispondere a questi due matti (uno dei due sarei io)...cosi' vogliamo far andare il mondo, n'est pas?

lunedì 21 novembre 2005

cosa c'è dietro le quinte...


Volevo tornare sul discorso del signor nolavoro alias 1288: in data 8 novembre ha editato una considerazione che mi ha letteralmente lasciato senza fiato, alitosi compreso, visto e considerato che la sua immagine da novello masaniello dei lavoratori interinali ha fatto il paio con la sua ridondante affermazione questo blog non è nato per narrare le esperienze di uno qualunque, ma semplicemente per raccontare ciò che accade dietro le quinte del 1288...Non vorrei scomodare "er penombra" ma qui non credo che ci serva il backstage del servizio di consultazione telefonica...la serieta' impone un modus operandi ben più gradevole di quello del signor nolavoro, non basta dire che il trasferimento di chiamata è un furto, una rapina compiuta ai danni di indifese signore in la' con gli anni o di arzilli signori con i capelli bianchi, bisogna prima di tutto essere "non rapinatore" nei confronti della verita', di chi legge e di chi pensa...

informare è meglio che bloggare...


Chi vi scrive ha deciso di aprire questo blog perchè ha letto abbastanza attentamente (con cognizione di causa...) le notizie postate dal signor "nolavoro" (a proposito, complimenti per il nick scelto) sul suo blog. Avrei voluto rispondergli direttamente, ma ho scelto questa forma democratica di discussione piuttosto che aspettare i comodi del signor "nolavoro"; orbene, iniziare un lavoro, seppur precario ed interinale, sputando nel piatto piano, non fondo, in cui il signor "nolavoro" sta momentaneamente mangiando, mi è sembrato alquanto opinabile... affermare che la societa' spagnola lo controlli, addirittura in modo maldestro, o che gli metta a disposizione due database incompleti e approssimativi, incapaci quindi di fornire informazioni esaustive all'utente, mi lascia alquanto perplesso. Vorrei solleticare la curiosita' intellettuale del signor "nolavoro" domandandogli se il briefing infinity lo ha seguito giornalmente o settimanalmente, se ha provato qualche volta a dialogare con gli altri partecipanti al corso, se si è reso conto che le sue informazioni da "gola profonda" non sono mai state testate in loco. Ma a quanto pare il signor "nolavoro" si preoccupa solo di essere il nuovo Robin Hood delle telecomunicazioni...